mercoledì 6 luglio 2011

Cos'è la fotografia artistica?


Non esiste la fotografia artistica. Nella fotografia esistono, come in tutte le cose, delle persone che sanno vedere e altre che non sanno nemmeno guardare.

(Nadar)


Oggi ho deciso di affrontare un argomento che mi tocca particolarmente, il confine tra la fotografia e la fotografia artistica...per molti terreno di controversie e dibattiti accesi. non voglio scrivere un trattato al riguardo, ma solo esprimere la mia opinione sulla base di ciò che vedo accadere spesso e volentieri nei gruppi di condivisione fotografica.

Come si può vedere dalle foto che pubblico, a me piace partire da uno scatto e arrivare alla costruzione di qualcosa che vada oltre la visione della realtà, amo lavorare sullo scatto fino a raggiungere una "visione" che sia in grado di farmi sognare e, mi auguro, di far sognare chi osserva. Spesso apporto interventi "massicci" che rendono lo scatto iniziale quasi irriconoscibile, prende vita un nuovo soggetto con nuove caratteristiche ed un nuovo significato. Come scrivevo sopra, mi è capitato spesso di venire criticata per questo mio modo di operare, in quanto c'è chi sostiene che utilizzo questa tecnica per coprire scatti mal riusciti...nulla di più sbagliato, anzi è vero il contrario!! Per realizzare ciò che ho in mente occorre che uno scatto corrisponda a tutte le caratteristiche per permettermi di arrivare al risultato finale che desidero...nulla è lasciato al caso. Ho dovuto "difendermi", termine che uso in modo volutamente appesantito, da commenti abbastanza aggressivi di chi sosteneva che i miei lavori non erano vere fotografie...ora io mi chiedo, dove sta il confine fra foto "pura" e foto artistica? Non pur sempre arte ogni fotografia? Non c'è arte anche in uno scatto semplice (si fa per dire) fatto al volo per non perdere l'attimo fuggente? A mio avviso l'arte è ovunque, arte è emozionare...con uno scatto puro o con uno elaborato in post produzione...arte è voler comunicare!!!! Bisogna sempre tener conto della personalità di chi propone una fotografia, di come ha osservato in quell'istante, di come ha sentito battere il cuore in quell'attimo e di quanta passione ha messo per fare quel klik, di quanti scatti si buttano perchè la fotografia non è casuale...ecco a mio avviso tutto questo è arte! Io non amo le critiche fatte tanto per fare, una critica deve sempre avere basi di riflessine molto più ampie di una semplice e veloce osservazione, una critica deve tener conto di molteplici fattori che spesso sfuggono...bisogna rifletterci...perchè non siamo tutti uguali, nel vedere, nel sentire e nel comunicare!



7 commenti:

  1. Articolo selezionato da "paperblog" nella sezione FOTOGRAFIA :))

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  3. Mi sono chiesto anch'io molte volte, da quando sto cercando di riavvicinarmi a questo mezzo di comunicazione, cosa debba intendersi per fotografia. Fino a non molti anni fa il problema non si poneva; non esistevano le tecniche digitali, non esistevano i software che permettono tutto ed anche di più, il lavoro allora era molto più artigianale: camera oscura, bacinelle per gli acidi ecc.
    Le tecniche di manipolazione (tra virgolette) erano limitate e consentivano interventi anch’essi limitati, rispetto a quelli attuali.
    Una cosa è fuori discussione ed è che l'immagine debba scaturire da una emozione … e debba far nascere, nel chi la osserva una emozione. Questo è sicuramente un primo punto di demarcazione tra l’arte e ciò che arte non è.
    Credo che il mio modo di vedere il mondo, rispetto al tuo, sia più legato all’aspetto “apparente” e nell’aspetto apparente ricerco e trovo le emozioni, positive o negative che siano, emozioni che provo a riproporre nelle immagini. Che ci riesca o no non lo so, voglio solo differenziare modi di vedere la fotografia … che poi sia arte o meno è tutt’altra cosa.
    Tu guardi più all’interiorità come entità autonoma, quasi scollegata dalla realtà; non potendola fotografare, la costruisci utilizzando una o più immagini fotografiche che, da sole , non possono rappresentarla non essendo un elemento tangibile … visibile … disegnato dalla luce.

    Ed arriviamo all’etimologia del termine fotografia che deriva dall'unione di due parole di origine greca "φῶς" (luce) e "γραφή" (grafia o scrittura) … "scrivere con la luce".

    Tu scrivi con la luce? la tua può definirsi fotografia? …. Io credo solo parzialmente.

    In effetti tu utilizzi un’immagine fotografica … e fino a qui il tuo è un lavoro da fotografa, ma poi la trasformi utilizzando massicciamente delle tecniche che con la luce hanno poco a che fare.
    I fotomontaggi che si facevano anni addietro erano comunque legate ad immagini fotografiche, che venivano sovrapposte, in tutto od in parte, in fase di stampa o di ripresa.
    Penso che i tuoi lavori come fotografa siano molto influenzati, positivamente questo è certo, dal tuo essere, anche, pittrice. Le tue immagini, create con tecniche fotografiche digitali, sono un punto di unione tra due forme artistiche che, nell’unirsi, hanno perso la loro identità iniziale procreando (permettimi il termine) una forma d’arte che, molto personalmente, non associo completamente alla fotografia.

    In merito agli “scatti mal riusciti” ….. che si intende per scatto mal riuscito?
    Nel mio caso qualsiasi scatto che, a mio parere, non riesce a trasmette quello che ritengo vada trasmesso … ma mal riuscito è anche uno scatto che ha dei parametri tecnici non adeguati … ma l’adeguatezza di alcuni parametri tecnici molti la ritengono una soggettività e non una oggettività … si potrebbe scrivere un trattato, meglio non addentrarsi in questi meandri. Ciascuno ha la sua visione e, giustamente e democraticamente, se la tiene!!!

    In merito al tuo specifico … credo che nel tuo caso non possano esistere scatti mal riusciti per il semplice fatto che, come hai detto tu stessa, sono scatti “pensati”, finalizzati alla costruzione di un’opera … non l’ho chiamata fotografia :)) !
    Per cui credo sia un problema che non si pone perche presuppone una visione della fotografia che non collima esattamente con ciò che tu fai.

    Il discorso relativo all’opera “artistica” è relativo … tu sicuramente sei un’artista … fai arte … altri, pur utilizzando la tua stessa tecnica … potrebbero non farla! Tutti coloro che dipingono sono artisti? … Tutti coloro che suonano uno strumento sono artisti? …. Il discorso è esattamente lo stesso.

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  4. Ciao Danilo, è un grande piacere trovare e leggere il tuo commento, rispondo solo ora perchè ero lontana da casa e dal pc. Ti ringrazio del tuo definirmi artista e del vedere "opere" nei miei lavori da visionaria :))...sono in accordo con molto di ciò che scrivi, soprattutto in riferimento alla capacità tecnica che lo sviluppo in camera oscura richiesto in passato, mi sento solo di dissentire sul fatto di non definire "fotografia" quella dal quale parto per elaborare ciò che sento dentro. Per arrivare ad una buona opera si deve pur sempre partire da uno scatto corretto per parametri, luci ecc, una manipolazione fotografica non si costruisce sulla base di uno scatto bruciato o mosso o fuori fuoco. Io non sono certo una maestra in fotografia...ritengo che pochi lo siano, perchè la prerogativa di essere insegnanti e modelli prevede capacità che vanno oltre. In più la perfezione non esiste e spesso per assurdo da uno scatto che stravolge le regole sono nati i grandi. Come in ogni cosa il punto di vista è personale e include il modo di sentire e osservare le cose oggettive, a mio avviso l'arte si cela anche nel suonatore di violino all'angolo della strada, è solo questione di coglierla e accettarla. Grazie ancora per il commento e la possibilità di confronto e per le tue belle parole nei miei confronti!!

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  5. Ciao Roberta ... una precisazione ... penso che sia fotografia quella da cui parti e, soprattutto, che parti da scatti corretti (come dici tu) e non da "scatti mal riusciti" (come dicono altri). A mio modo di vedere è l'opera cui tu arrivi che non è esattamente inquadrabile come fotografia ... ma forse ho una concezione "antica" di questo termine. E' comunque fuori di ogni discussione che le tue opere sono molto belle ... ma te l'ho detto cento volte e te lo dirò altre mille! Grazie a te per i tuoi lavori.

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